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“In autunno non andare dai gioiellieri a vedere l’oro; vai nei parchi”
I colori dell'autunno
Ogni colore ha un suo significato specifico che ha un valore collettivo e simbolico, ci ha insegnato Gustav Jung. Non è quindi un caso che l’autunno sia la stagione del rosso rubino del melograno, dell’arancione acceso degli agrumi, del verde intenso dei pini, del giallo bagnato delle foglie. I colori dell’autunno sono i colori dei nostri boschi, quelli che rivestono le montagne prima di essere ricoperti dal bianco della neve. E sono i colori che accendono l’anima, che sono capaci di risuonarci intimamente dentro. Ci risvegliano. Ci donano la vivacità che serve a combattere la tristezza o la malinconia di una stagione di passaggio che da sempre associamo a un sonno della natura. E’ proprio la natura, invece, a saperla ben guardare e ascoltare, che ci viene in soccorso.
E allora circondiamoci di questi colori e facciamone uso. Non tutti abitiamo valli incantate o abbiamo la fortuna di andare al lavoro percorrendo tortuose strade in mezzo alle montagne che da sole aprono gli occhi e il cuore. Ma possiamo immaginare e sognare o fare una passeggiata “a piedi nudi” in un parco…
La terapia del colore
La cromoterapia è una terapia vera e propria, una pratica che si perde nella notte dei tempi e che oggi può essere utilizzata in sedute specifiche di “bagni di colore”. Appartiene ormai all’architettura di molte SPA che utilizzano proprio giochi di luce e colore per creare l’ambiente adatto ai loro clienti.
Vediamo i colori dell’autunno più da vicino.
Il rosso è sangue e vita. Eccita il sistema nervoso. In cromoterapia e naturopatia viene utilizzato contro l’apatia, l’anemia, la depressione e la stanchezza. E’ utile anche a calmare la tosse e l’impotenza maschile, perché è fuoco, è cuore.
L’arancione rasserena, stimola la digestione, aiuta i polmoni a respirare. Se ti senti stanco o sfiduciato, o sei indeciso e bloccato, ritrova la giusta motivazione con il colore principe del buon umore. Ha un impatto riequilibratore anche per i problemi di tiroide.
Il giallo è il colore del sole, pulisce la pelle, purifica il fegato e la milza, combatte la stitichezza e i gonfiori addominali. Stimola la concentrazione e porta tanta tanta allegria.
Il verde che ancora colora i nostri parchi, è il simbolo del cambiamento, la porta di passaggio tra l’estate e l’inverno. Combatte gli stati di insonnia e di ansia.
La cromoterapia in acqua
I colori aiutano il corpo e la mente a ritrovare un naturale equilibrio. La terapia del colore trova molto impiego nell’antica medicina cinese. Nell’antico Egitto era pratica diffusa l’elioterapia, l’esposizione diretta al sole, per curare molti sintomi di infiammazione del corpo.
I colori hanno una natura oscillatoria, esattamente come le nostre cellule. Le vibrazioni cromatiche riescono, secondo la cromoterapia, a fare assorbire al nostro corpo onde elettromagnetiche tipiche e particolari del colore utilizzato. Le nostre cellule cominciano così a vibrare con le stesse frequenze del colore abbinato, ritrovando armonia e benessere.
Puoi utilizzare i benefici del colore in molti modi. Attraverso gli alimenti, l’abbigliamento, la luce, anche led, o attraverso massaggi o bagni caldi con essenze colorate.
Un consiglio pratico che a noi piace molto: la cromoterapia in acqua. Perché utilizza l’acqua di fonte buona di montagna e l’energia dei nostri alberi.
Prendi una bottiglia di vetro trasparente. Qualsiasi altro contenitore può andare bene purché sterilizzato e in vetro bianco trasparente. Riempila con acqua di fonte o depurata. Avvolgila con le foglie che avrai raccolto durante una passeggiata in un parco o, se sei fortunato, nel bosco. Foglie rosse, arancioni, gialle o verdi, a seconda dell’uso che ne vuoi fare. Se non riesci a recuperare le foglie del colore che cerchi, puoi sostituirle con della carta dello stesso colore, anche se non sarà proprio la stessa cosa… Esponi alla luce del sole per qualche ora il tuo contenitore ricoperto di foglie. Poi bevi l’acqua a piccoli sorsi durante la giornata. Puoi conservarla in frigorifero per un paio di giorni. Poi facci sapere…