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Le castagne sono la pace del focolare. Cose d’altri tempi. Crepitare di vecchi legni, pellegrini smarriti.
L’autunno è arrivato, con i suoi colori e i suoi frutti. Uno di questi è la castagna, la cui raccolta è occasione per belle passeggiate nei boschi. La castagna è protagonista di preparazioni culinarie tradizionali, ma anche ricercate. In Trentino ce ne sono tantissime, a riprova del fatto che per secoli è stata una delle basi dell’alimentazione locale. Ma partiamo dall’origine. Con la quercia e l’olivo, il castagno è un albero tra i più longevi. Già apprezzato dai Greci per le sue numerose potenzialità, nel medioevo i monaci ne migliorarono la coltivazione. Nacque allora il mestiere dei “castagnatores”, contadini specializzati nella raccolta e nella lavorazione delle castagne.
Il “cereale che cresce sull’albero” viene raccolto praticamente in tutte le valli del Trentino da settembre a novembre inoltrato. Andar per castagne necessita però di rispetto del territorio e del lavoro delle persone. Chi raccoglie infatti deve sempre informarsi se si tratta di bosco privato o liberamente accessibile per non incorrere in sanzioni.
Castagne in Val di Cembra, sul monte Bondone, a Campi, Nago, Drena, Pranzo e sull'altopiano di Brentonico
Un luogo molto conosciuto per le castagne è la Val di Cembra, a meno di mezz’ora da Trento. Ad Albiano, le sue castagne grandi e dolci vengono celebrate tutti gli anni. Verso la fine di ottobre si tiene la Castagnada Biana, festa nata per celebrare le donne che erano solite preparare ghirlande di castagne che andavano a vendere a Trento. Sul monte Bondone, lungo il Sentiero dei Castagni, è possibile addentrarsi tra splendidi castagneti secolari con viste mozzafiato sulla Valle dell’Adige (scoprite l’itinerario sulla nostra piattaforma Il sentiero dei Castagni – myTrentina).
A Campi, una frazione di Riva del Garda, è stato creato un disciplinare molto rigido per un prodotto bio da raccogliere rigorosamente a mano. In località monte Corno a Nago, a Drena e a Pranzo (Tenno) si tengono le sagre tradizionali a tema castagna più sentite di questo territorio. Non molto distante, nell’altopiano di Brentonico troviamo il Sentiero dei castagneti che porta a Castione, piccolo paese circondato da castagi antichi e maestosi. In questo periodo dell’anno sono aperti ai visitatori durante la Festa del Marrone e i portici del paese si animano di caldarroste e vin brulé.
Castagne in Valsugana, Castagné e in Valle del Chiese
In Valsugana c’è una vera e propria Strada del Castagno, con percorsi tematici e castagneti disseminati da Roncegno Terme a Strigno: sentieri nei boschi, escursioni a tema, aziende agricole che consentono la raccolta (a pagamento) e ovviamente eventi, feste e sagre a tema. Altra zona interessante per la raccolta delle castagne è quella di Castagné, sulle pendici orientali del monte Marzola. In Valle del Chiese si possono trovare varietà interessanti come i marroni, con pasta fine e gusto intenso, nei castagneti sopra i paesi di Darzo e Lodrone, il “podet”, la varietà locale che si trova nei dintorni di Riccomassimo, e l’antica “favaröla” o la castagna di San Michele coltivate nella zona di Daone.
Castagne in cucina
E in cucina? Sono ottime sia bollite che arrostite. Se essiccate e macinate diventano una farina (ottima per i celiaci) utile per pasta, pane e dolci rustici. La castagna è molto digeribile, con alto valore nutritivo e calorico. Per la ricchezza di amidi e zuccheri è particolarmente indicata nella dieta di giovani e sportivi. È anche una miniera di potassio, che previene disturbi gastrointestinali ed esercita effetti benefici sulla microflora. In abbinamento con i prodotti La Trentina si possono creare piatti gustosi per tutti i palati, come ad esempio il Contorno di mele e castagne – myTrentina oppure l’Anatra con susine di Dro secche e castagne, veramente imperdibile!
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Ph credits:
Fototeca Trentino Sviluppo SpA – cr. Carlo Baroni / Pillow Lab