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Ci si capisce meglio parlando lingue diverse
Alpe Cimbra e Timberland®: l’avresti mai detto che hanno un significato molto simile? Ebbene è proprio così, e ora te ne spieghiamo il perché. Il territorio in cui si trovano Folgaria, Lavarone e Luserna si chiama così perché appartiene a quella vasta area tra Trentino e Veneto in cui a partire dall’anno mille si insediarono dei poveri contadini bavaresi qui chiamati per coltivare un territorio montano boscoso, impervio e poco popolato. Le loro principali attività erano il taglio dei boschi e la lavorazione del legno per cui, nel loro antico dialetto, si definivano tzimber o zimbar ed ecco quindi svelato l’etimo che si nasconde nel cuore dei Cimbri del Trentino. Questa parola corrispondeva all’antico tedesco zimber che significava appunto legno. Non molto lontano dunque dall’inglese timber, che sta per legname, e che ci porta alla parola timberland, traducibile come terreno piantato ad alberi da legname.
L’isola linguistica di Luserna
L’Alpe Cimbra si estende tra i comuni di Folgaria, Lavarone e Luserna ed è l’area in cui gli insediamenti degli tzimber, cioè dei futuri Cimbri del Trentino, furono più consistenti. La comunità cimbra però era molto più ampia e, qui in Trentino, oltre a comprendere Terragnolo, Trambileno e Vallarsa, si addentrava con insediamenti minori anche in Vallagarina, in Val d’Adige e in Valsugana. Oggi il mondo cimbro trentino è limitato al solo comune di Luserna, dove si continua a parlare la lingua cimbra e dove è molto attivo il Kulturinstitut Lusérn, un ente preposto alla salvaguardia e alla valorizzazione del patrimonio etnografico e culturale della minoranza germanofona locale, alla tutela dell’ambiente e allo sviluppo economico della comunità cimbra.
Le attività dei cimbri
Ma come sono i Cimbri e di cosa vivevano in passato? I Cimbri sono sempre stati una popolazione molto operosa, legata al proprio territorio e alla propria lingua, una popolazione ricca di tradizioni e con un forte senso comunitario (pensiamo infatti alla Magnifica Comunità di Folgaria). L’attività più antica dei Cimbri è stata appunto il taglio del bosco e la lavorazione del legno, dai quali come abbiamo visto deriva il loro nome. Poi sono diventati anche intagliatori di pietra, allevatori di bestiame e artigiani, perché essendo un’isola linguistica tendevano ad essere completamente autosufficienti.
L’agricoltura dei cimbri
I Cimbri hanno sempre avuto una loro agricoltura, che serviva soprattutto per soddisfare i bisogni alimentari primari. La coltura principale e l’alimento base era la patata, come in tutto l’arco alpino. Prima dell’arrivo della patata, coltivavano cereali come la segale, il grano e l’orzo. Poi, con il tempo, si sono diffuse anche le coltivazioni del cavolo cappuccio, della barbabietola e di altri ortaggi. Un’altra produzione agricola molto importante era il miele, ancora oggi molto presente nell’Alpe Cimbra. Non è mai stato facile coltivare in montagna ed è quasi incredibile, oggigiorno, scoprire come si dovessero ingegnare e quanta fatica costasse loro portare in tavola, ogni giorno, il pane.
Il volto attuale della terra cimbra
Oggi l’Alpe Cimbra di Folgaria-Lavarone-Luserna, forte delle antiche tradizioni dei Cimbri del Trentino, è un territorio di emozionante bellezza, per la natura autentica, per le tradizioni che ci racconta e per le persone che la popolano. Un territorio che offre tantissime motivazioni di vacanza: mountain bike, trekking, nordic walking, arrampicata, arte, storia, cultura e relax. Ma dietro l’accogliente e incantevole presente c’è una storia che ha molto da insegnarci, a proposito di diversità culturale, convivenza e spirito di comunità. Oggi più che mai.
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