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L’isolamento fa grandi.
Per noi agricoltori Sant’Antonio Abate è importantissimo, perché oltre a proteggere i lavoratori della terra, gli allevatori e tutti gli animali allevati, nel giorno della sua ricorrenza – e cioè il 17 gennaio – ha inizio tradizionalmente l’anno agricolo. Sant’Antonio però non è legato solo al mondo agricolo, bensì anche agli eremiti. È considerato infatti il padre del monachesimo e dell’eremitismo occidentale, essendo stato anche lui anacoreta nel III secolo d.C. Ora, come tutti sapete, gli eremi sono sempre situati in luoghi difficili da raggiungere, come i deserti, i boschi più impervi, le montagne. Per questo il Trentino, terra aspra e a volte di non facile accesso, è stata nei secoli scorsi una vera e propria culla di eremi. Alcuni sorgono sulle pareti rocciose delle montagne, altri nel cuore di valli verdeggianti. Attualmente ce ne sono circa una ventina ed è un buon numero, se consideriamo che in tutto il nord Italia non si arriva a cento. Quelli di cui parleremo oggi sorgono in prossimità dei nostri frutteti, e cioè nel Garda trentino, in Vallagarina, in Val Rendena, in Vallarsa, nelle Valli Giudicarie e in Valsugana.
Eremi del Garda trentino
Il primo che vi segnaliamo è l’incantevole eremo di San Paolo vicino ad Arco che sorge sotto una rupe ed è ricco di affreschi. Anche l’eremo dei Santi Giacomo e Silvestro al Monte, situato a Bolognano di Arco, è molto suggestivo. Si erge a metà della costa del monte Stivo, sulla sommità di un piccolo prato circondato da un rigoglioso bosco. Ha interessanti affreschi ed è sempre stato meta di pellegrinaggio. C’è poi l’eremo di Casignano di Montagna, che è un piccolo convento a 1000 m d’altezza con un delizioso chiostro e un panorama straordinario.
Eremi della Val Lagarina e della Val Rendena
L’eremo di Santa Cecilia di Volano è situato a 750 m d’altezza ed è addossato a una rupe della Val Lagarina. Ogni 5 agosto è meta di pellegrinaggio. L’eremo di San Martino a Carisolo si trova a ben 1250 m d’altezza sulle pendici del monte Lancia, ed è il rifacimento di un’antica chiesetta-romitorio medievale.
Eremi della Vallarsa e delle Valli Giudicarie
L’eremo di San Colombano a Trambileno di Rovereto è una vera perla. Il primo insediamento risale all’VIII secolo. Si trova a metà di una parete rocciosa e si raggiunge attraverso un’ardita scala di 102 scalini. Fino alla fine del settecento è stato abitato da eremiti che seguivano la regola del santo irlandese. Anche il romitorio di Fra’ Mattia e Fra’ Tommaso vicino a Rovereto è molto antico ed è sempre rimasto quello che era alle origini: una grotta in mezzo al bosco. Il romitorio del Casale, situato vicino a Comano Terme, ha ospitato eremiti fino all’inizio del seicento. Poi fu distrutto dai francesi. Recentemente è stato restaurato e ha riassunto l’antico e suggestivo aspetto del XII secolo.
Eremi della Valsugana
L’eremo di San Lorenzo di Borgo sorge a 1200 m, in posizione incantevole. Risale al XIII secolo ma le origini sono probabilmente più antiche. Ha un ciclo di affreschi veramente notevole. In passato hanno ospitato eremiti l’elegante chiesa di Santa Margherita di Castelnuovo, posta in cima a un’altura, la graziosa chiesa di Santa Brigida di Roncegno, come pure la semplice chiesetta di San Silvestro di Roncegno, risalente al XII secolo. Da non perdere infine l’eremo di San Vendemiano, a Fracena di Strigno, di origine medievale. Il recente restauro ha riportato al primitivo splendore sia gli affreschi interni che esterni.
Tra le tante mete che il Trentino vi propone, oggi ne avete scoperta una decisamente poco turistica, ma molto, molto suggestiva… Se cercate emozioni autentiche, gli eremi del Trentino vi aspettano!