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La neve è il silenzio del mondo, che ci permette di ascoltare il battito dei nostri cuori.
Se pensate che il Trentino innevato sia un paradiso riservato agli sciatori e agli snowborder, vogliamo dimostrarvi che non è del tutto vero. Da qualche anno c’è un altro modo per vivere giornate entusiasmanti sulla neve, immersi nella natura: noleggiare una fat bike! Sicuramente le avrete già viste e vi sarete chiesti cosa ci sia di speciale in quelle bici dalle ruote così grosse. La risposta è molto semplice: sono bici nate apposta per affrontare con incredibile facilità i terreni più difficili. Con una fat bike potete pedalare tranquillamente sulla neve, avendo un’ottima aderenza e senza alcun timore di scivolare.
Una storia nata in Alaska
Si chiamano fat, che in inglese vuol dire grasso, perché hanno dei copertoni larghi almeno 9 centimetri, con un diametro della ruota che si avvicina ai 29 pollici. La loro storia è molto recente ma il luogo in cui sono nate ha un che di leggendario. Nascono infatti nell’Alaska del Richiamo della Foresta e Zanna Bianca. Un certo Simon Rakower costruì un prototipo nel 1989, modificando le ruote di una mountain bike per poter pedalare con più facilità sulle piste immacolate. Quasi in contemporanea, altri prototipi venivano sviluppati nel Nuovo Messico, allo scopo di pedalare sulla sabbia del deserto. Passarono un po’ di anni e finalmente, nel 2005, una giovane azienda del Minnesota mise in commercio una bicicletta dal telaio in acciaio equipaggiata con ruote maggiorate. Iniziava così la storia delle fat bike, chiamate confidenzialmente “fattie”.
Stabile e facile da controllare
Vediamo i vantaggi “tecnici” delle fat bike: innanzitutto la grande dimensione delle ruote le rendono bici particolarmente facili da controllare; in secondo luogo la bassa pressione con cui vengono gonfiati gli pneumatici permette di galleggiare su superfici morbide (come neve, sabbia o fango) o particolarmente sconnesse; infine l’ampia superficie di appoggio garantisce stabilità estrema anche su terreni molto accidentati. Questo fa sì che anche il più inesperto dei principianti possa sentirsi a proprio agio, senza nulla togliere al fatto che le fat bike sono un’ottima soluzione per i ciclisti esperti che affrontano terreni molto difficili.Non tutte le fat bike sono uguali tra loro: alcune sono più tranquille, altre più corsaiole. Si iniziano anche a intravedere modelli ammortizzati e soprattutto si trovano già le prime fat bike a pedalata assistita.
Dove provarla in Trentino
Vi consigliamo due zone del Trentino molto indicate per scoprire quanto è divertente la fat bike. La prima è l’Alpe Cimbra. Un primo percorso, molto semplice, è quello di Passo Coe, prevalentemente pianeggiante. Un tracciato lontano dalla mondanità è invece il biotopo dell’Ecken, piacevole e tranquillo. Infine un itinerario un po’ più impegnativo: il Forte Lusern, nei campi innevati di Malga Millegrobbe. Si pedala in un emozionante contesto ambientale guadagnando progressivamente quota fin sulla sommità di cima Campo. Per contro il ritorno è una divertente e facile discesa. La seconda area che vi consigliamo è la Val di Non. Tra le centinaia di tracciati, noi ve ne suggeriamo quattro:
- Il giro dei laghetti di Coredo e Tavon, breve e divertente, ideale per chi vuole godersi il paesaggio con la neve senza fare troppa fatica.
- L’anello ciclabile della Val di Non che si sviluppa nella parte più alta della valle: tracciato ideale per chi ha un minimo di allenamento ed è interessato anche agli aspetti culturali.
- La passeggiata dei Pradiei, un giro semplice con partenza da Fondo in alta valle, adatto a tutti, anche a famiglie.
- In Predaia tra castelli e borghi, percorso impegnativo e adatto a chi ha esperienza.
Belli vero? E prima di partire non dimenticate di mettere nello zaino un paio di mele del Trentino IGP!
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Foto in copertina:
Fototeca Trentino Marketing SpA – Foto Pillow Lab