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Ed ecco sul tronco
si rompono gemme:
Ciao Primavera, bentornata! Ogni anno quando arrivi è sempre una meraviglia, una sorpresa. A differenza dell’autunno, che gradualmente scolora le foglie e lentamente le fa planare sulla terra infreddolita, tu irrompi all’improvviso. I germogli tirano fuori la testolina che fino a poco tempo prima non c’era e macchiano di fresco la terra e i rami. Un uovo inaspettatamente si schiude e da dentro il guscio spaccato si avverte il primo suono di una vita che annuncia la sua venuta. Da una tana fa capolino un cucciolo che vede il mondo per la prima volta. Cara primavera, com’è bello quando la tua forza vitale, così fragile e al tempo stesso forte e determinata, irrompe nelle nostre vite.
Natura e Poesia, unite nell'avvio di primavera
Che splendido abbrivio, tra l’equinozio di primavera (20 marzo) e la Giornata Mondiale UNESCO della Poesia (21 marzo). La poesia è stata definita in modi diversi, e con tanti significati, perché è in grado di andare oltre i confini e le lingue, superando le differenze sociali e portando con sé un ideale di bellezza infinita, globale. Attraverso l’universalità dei versi si può trasmettere un messaggio di pace, di scambio interculturale, di dialogo tra i popoli. La poesia è sempre più di attualità poiché rappresenta il massimo della speranza, dell’amore dell’uomo verso il mondo. Ci ricorda che quando i cuori battono per uno stesso ideale non esistono barriere. Con la celebrazione della Giornata Internazionale della Poesia, l’UNESCO afferma e sottolinea il potere della poesia di catturare lo spirito creativo della mente umana e il suo essere una forma di espressione artistica fondamentale e insostituibile.
Il nostro omaggio alla stagione della rinascita
Proprio perché viviamo in sintonia e in armonia con il ritmo delle stagioni, anche noi agricoltori de La Trentina vogliamo rendere omaggio alla primavera, stagione della rinascita, con una poesia. Fra la tante, ne abbiamo scelta una di Salvatore Quasimodo, premio Nobel della Letteratura. La poesia si chiama Specchio e descrive il rifiorire della natura come un miracolo in cui tutti possiamo rispecchiarci.
Un miracolo che rivive ogni anno
Tutto inizia con un paesaggio morto, un tronco secco. Tutto sembra fermo. Eppure da lì, dalla fermezza, nasce il miracolo. Quel miracolo che solo la natura e la vita sono in grado di compiere, insieme. Tutto sembra prendere una piega diversa, l’acqua si fa limpida e il cielo si riflette nei fossi. Attraverso le gemme la natura, verde e rigogliosa, spacca la corteccia, o meglio la scorza. Sì, quella scorza della vita, che spesso si fa troppo dura, ora improvvisamente si spezza. Tutto diventa uno spettacolo di cui godere al massimo. La vita diventa un miracolo in cui specchiarsi. E il cuore finalmente riposa. Insieme alla natura, l’animo rifiorisce, torna a vivere e sperare. Ogni primavera è una rinascita interiore.
Specchio
Ed ecco sul tronco
si rompono gemme:
un verde più nuovo dell’erba
che il cuore riposa:
il tronco pareva già morto,
piegato sul botro.
E tutto mi sa di miracolo;
e sono quell’acqua di nube
che oggi rispecchia nei fossi
più azzurro il suo pezzo di cielo,
quel verde che spacca la scorza
che pure stanotte non c’era.
Conoscevate questa poesia? Se avete in mente altre poesie con cui rendere omaggio alla primavera, scriveteci o lasciate un commento sulla nostra pagina Facebook. Molto graditi anche omaggi poetici alla nostra agricoltura #buonacomelasuaterra!