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Quando il respiro è affannoso anche la mente è instabile.
In natura, le specie animali più longeve come, ad esempio, la tartaruga o l’elefante, hanno un ritmo respiratorio, cioè la frequenza dei cicli di inspirazione ed espirazione, più lento della norma. L’uomo, al contrario, ha ritmi sempre più veloci, cioè tende a respirare troppo e quindi a iperventilare il proprio organismo. La quantità di aria immessa nel corpo è direttamente proporzionale al livello di stress avvertito. Una frequenza respiratoria elevata comporta l’immissione di una minore quantità di ossigeno nei nostri polmoni, nel sangue e nelle cellule dei nostri tessuti con scompensi tanto fisici quanto mentali.
Riequilibrare il ritmo del respiro significa migliorare il nostro livello di benessere ma aiuta anche a ragionare e pensare meglio. Vediamo perché.
Il respiro è vita
In sanscrito il termine respiro si traduce con prana che significa tanto vita quanto respiro. Respiriamo per vivere e quindi la respirazione è per noi un riflesso spontaneo, talmente spontaneo che ne abbiamo perduto il controllo. La maggior parte di noi utilizza meno di un settimo della propria capacità polmonare, cioè ad ogni respiro immette nel suo corpo circa mezzo litro d’aria. I polmoni, tuttavia, sono in grado di riceverne fino a 7 litri per volta.
Respirare bene significa:
- maggior nutrimento per le nostre cellule che quindi riescono a compiere meglio il proprio lavoro;
- maggiore ossigenazione nel sangue e quindi purificazione, vitalità e longevità;
- rilassamento che aiuta l’ossigenazione dei tessuti e quindi riparazione e resistenza all’invecchiamento e alla malattia;
- calma interiore, concentrazione, memoria, capacità intellettuali e più creatività.
Respirare bene significa espandere il proprio respiro, imparare a controllarlo. È un allenamento, ma un allenamento che non pesa, benché richieda un poco di applicazione, perché i benefici sono immediati. Respirando bene ci sentiamo da subito meglio. Sembra più facile comprendere e spiegare i benefici biologici di una buona respirazione e meno quelli psichici. Forse ci aiuta ricordare che le neuroscienze ci hanno ormai dimostrato, con la risonanza magnetica in laboratorio, che anche il cervello è un organo plastico, cioè può essere allenato, educato, modificato. Il cervello è la centrale di controllo del nostro sistema nervoso e non solo, quindi permette la riparazione di disturbi tanto fisici quanto mentali.
Ricordiamo, in ultimo, che allenarsi a respirare, prendersi del tempo per concentrarsi sul proprio respiro, significa concentrazione, attenzione, pausa dal wandering continuo e quotidiano della nostra vita multitasking.
Respirare bene significa utilizzare correttamente il nostro diaframma.
Come respiriamo?
Possiamo valutare il modo in cui respiriamo mettendoci a busto nudo davanti a uno specchio per osservare i movimenti del nostro torace e delle spalle che entrano in gioco quando, per compensare un’errata respirazione, utilizziamo muscoli accessori e non necessari allo scopo.
Respirazione alta: alziamo le clavicole e gli omeri contraendo il diaframma che sale verso l’alto. Impieghiamo solamente la parte più alta dei polmoni, inaliamo pochissima aria e utilizziamo quasi esclusivamente la bocca.
Respirazione media: è il modo più comune di respirare, alterna inspirazione dalle narici con quella con la bocca. Le costole si alzano, il petto si dilata un poco, l’addome si contrae e il diaframma sale.
Respirazione bassa: è la respirazione addominale, diaframmatica e profonda. Inaliamo dalle narici e portiamo l’aria nella parte bassa dei polmoni, poi nell’addome che si gonfia e nel diaframma per riportarla in alto a riempire la cassa toracica. Le spalle non si alzano.
Molti sono gli esercizi da concedersi quotidianamente per imparare a respirare correttamente con il diaframma. Esercizi che, inoltre, aiutano a calmare stati d’ansia e agitazione.
Tanto per cominciare…
Ve ne proponiamo uno che è possibile praticare in qualsiasi momento della giornata e in qualunque situazione.
Seduti con la schiena dritta e il corpo rilassato, ad occhi chiusi, concentratevi su un punto centrale della fronte tra le sopracciglia. Inspirate lentamente contando fino a 8. Trattenete il respiro per altri 8 secondi e espirate per i successivi 8 secondi. Ripetete l’esercizio 6 volte. Poi fate un respiro profondo e mantenete gli occhi chiusi per qualche minuto così da godere del momento di rilassamento generato. Il respiro non mente. I benefici si faranno sentire.
Esiste molta bibliografia per approfondire le tecniche di respirazione e trovare la vostra. Intanto, potete, leggere qui.
Il respiro naturale
Ci sono luoghi che invitano naturalmente alla calma e alla cura di sé. In Trentino ne abbiamo molti…Oasi di vero benessere con spa naturali. Strutture che coltivano il silenzio per vocazione. Come ad esempio il Garni Lilly.
Buon respiro a tutti! Scegliete dove coltivare il vostro…