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Un lago è il tratto più bello ed espressivo del paesaggio. È l’occhio della terra, a guardare nel quale l’osservatore misura la profondità della propria natura.
Chiamiamoli luoghi dell’anima. Perché non sono semplicemente attraenti o affascinanti. Sono di più. Hanno cioè qualcosa che li rende unici, memorabili e, come nel caso del lago e del castello di Toblino, un po’ magici. Percorrendo la strada statale che da Riva del Garda porta a Trento, al termine della Valle del Sarca, il lago ci appare all’improvviso, in mezzo a colline verdeggianti, fitti boschi, vigneti e viali di cipressi. È ritenuto, a ragione, uno dei luoghi più romantici di tutto il Trentino.
Area protetta dal 1992
È un piccolo lago alpino completamente circondato da un canneto e da una vegetazione rigogliosa di notevole interesse naturalistico, tanto che dal 1992 il biotopo è sottoposto a tutela dalla Provincia autonoma di Trento. La sua particolarità è che ha un clima particolarmente mite, il che favorisce la presenza di specie tipiche delle temperature submediterranee e mediterranee. Attorno al lago si trovano infatti vigneti, ma anche limoni, ulivi, rosmarini e molte altre piante altrimenti difficili da trovare nei dintorni. Lo si può scoprire e ammirare percorrendone i sentieri, tra i quali l’incantevole passeggiata sulle passerelle di legno che costeggia per 500 metri il lato occidentale del lago, al fianco della strada.
Il castello più fotografato del Trentino
Quello di Toblino è uno dei pochi esempi italiani di castello lacustre. Si erge su una piccola penisola, in posizione leggermente rialzata, il che consentiva ai suoi residenti un ottimo controllo sulle vicinanze, trasformandolo di fatto in una piccola fortezza. Oggi è il castello più suggestivo e fotografato di tutto il Trentino, grazie anche al suo ottimo stato di conservazione. Ha una forma quadrangolare e l’elemento di maggior interesse architettonico è il grande mastio di forma circolare, di sicura origine medievale. Non sono però da meno l’ampia cinta merlata che contorna l’intero complesso e il grande parco circostante la residenza. Attualmente il castello è proprietà privata. È possibile la visita, previa prenotazione, nonché il pernottamento e la ristorazione.
Mille anni di storia
Le origini di Castel Toblino risalgono all’XI secolo, quando svolgeva una funzione militare-strategica lungo la strada per le Giudicarie. La famiglia dei Da Campo ne entrò in possesso nel Duecento. Poi, dalla fine del Quattrocento, il maniero conobbe gli anni della tranquilla gestione dei vescovi Clesio e Madruzzo, periodo al quale sono ascrivibili i maggiori lavori di restauro e trasformazione. Dal XVI secolo Toblino divenne sede periferica della corte trentina. Qui soggiornarono e si incontrarono i legati pontifici giunti a Trento per il Concilio e dimorarono molti facoltosi personaggi e ospiti. Tra il 13 e il 14 aprile 1848 fu sede di una battaglia tra i Corpi Volontari Lombardi e l’esercito imperiale austriaco.
Ph credits: archivio APT Trento Monte Bondone Valle dei Laghi – foto Marco Miori
Luogo ricco di leggende
Secondo la leggenda, il luogo aveva anche una funzione magico-religiosa. Bisogna tornare indietro di circa 2000 anni, quando il livello del lago era più alto di circa due metri e il lembo di terra, su cui oggi sorge il castello, era un’isola in mezzo al lago. Gli antichi abitanti del luogo credevano che quel sito fosse sacro, tanto che nel III secolo venne edificato un tempietto dedicato al culto dei Fati, divinità che predicevano il destino. Il castello racconta anche una leggenda a sfondo peccaminoso: quella dell’amore proibito tra l’influente vescovo di Trento, Carlo Emanuele Madruzzo, e Claudia Particella. Un’altra storia narra il contrastato amore tra Aliprando di Toblino e Ginevra, la bella castellana di Stenico.
Il lago di Toblino con il suo magico castello è una destinazione che non richiede più di due o tre ore. Merita assolutamente una visita e vi consigliamo di farla in primavera o in autunno, periodi in cui potete godere al meglio le meraviglie di questo luogo incantevole.