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Il Natale non è una data. È uno stato d’animo.
I mercatini di Natale hanno acceso da pochi giorni le loro luminarie portando quell’aria di festa di cui si sentiva un po’ la mancanza, dopo l’assenza dello scorso anno. La magia delle casette di legno con i tetti spioventi e delle bancarelle illuminate ci avvolge con le caratteristiche musiche del folklore austriaco, tedesco e anche italiano. In questi mercatini, che tanto ricordano le fiere di paese che si organizzavano allo scadere delle ricorrenze autunnali, si ha l’occasione di trovare prodotti artigianali di ogni tipo o specialità gastronomiche tipiche del luogo.
Una tradizione che ha radici nella Germania medievale
Ma qual è la loro origine? I bauer, cioè i contadini di montagna tedeschi, nei periodi invernali erano costretti a rimanere a lungo in casa, passando il tempo a intagliare oggetti in legno, mentre le loro donne confezionavano indumenti, ricamavano oppure cucinavano dolci con frutta secca. La vendita di questi manufatti era un importante aiuto per la loro economia di sussistenza. Si organizzavano così queste vendite a cui partecipavano tutti, e il luogo non poteva essere altro che il centro del paese. Era insomma una festa di comunità.
Il primo mercatino
Il primissimo mercatino di cui si ha menzione si tenne a Bautzen, in Sassonia, nel 1384. Molti però ritengono che il primo sia stato a Dresda, il lunedì precedente al Natale del 1434. Si chiamava Striezelmarkt, cioè mercato degli Striezel, che è un dolce tedesco. Il nome però ancora in uso oggi – Christikindlmarkt – fu introdotto con la riforma protestante e si riferisce alla presenza di molti prodotti artigianali in tema Natività e Avvento. Inizialmente, dato il costo elevato degli oggetti, soltanto i facoltosi borghesi ne erano attratti. Con il tempo però l’interesse crebbe sempre di più e l’offerta iniziò a variare, con prezzi alla portata di un pubblico più ampio.
La diffusione in Trentino
I mercatini di Natale si diffusero poi in Baviera, in Austria e nel Tirolo. Negli anni novanta del secolo scorso la loro popolarità si è ulteriormente allargata, diventando una vera e propria tradizione anche nel nostro Trentino. Gli allestimenti iniziano a metà novembre e proseguono fino alla prima settimana di gennaio. Sebbene più recenti rispetto a quelli dell’Alto Adige, i mercatini di Natale del Trentino sono molto caratteristici e carichi di una suggestiva e romantica atmosfera natalizia.
I mercatini più interessanti
A Trento, dal 1993, Piazza Fiera e Piazza Battista si popolano di casette di legno e l’atmosfera natalizia pervade tutta la città. A Canale di Tenno si tiene un mercatino molto particolare: le bancarelle sono situate infatti all’interno delle botteghe, delle case e delle stalle del borgo. Se volete visitare la casa di Babbo Natale, andate a Riva del Garda: ne rimarrete sorpresi! Il centro di Rovereto invece è tutto un pullulare di spettacolari installazioni di luci che attraversano la città accompagnando i visitatori in molteplici attività (soprattutto per bambini). A Levico Terme il Mercatino di Natale si svolge all’interno del Parco Secolare degli Asburgo, che fa parte dei Grandi Giardini Italiani. Tra bancarelle artigianali, sapori di montagna, alberi ricoperti di luci e profumo di vin brulé si svolgono rievocazioni del periodo asburgico con affascinanti sfilate in costume.
Insomma il Trentino pre-natalizio è un’occasione da non perdere! Ma sempre in totale sicurezza sanitaria: per accedere infatti si deve essere muniti di Green Pass ed è richiesto l’utilizzo della mascherina.
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Ph credits:
Fototeca Trentino Sviluppo Spa – Foto di Romano Magrone