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La vita è davvero semplice, ma noi insistiamo nel renderla complicata
Venuto da ovest, al tempo delle glaciazioni, occupa il 5% del territorio delle Alpi. Sulle nostre Dolomiti ha un profumo particolarmente intenso, massimamente percepibile tra i 1600 e i 2100 metri. È il pino cembro, o cirmolo, dal legno tenero, dolce, poco compatto e dal colore rossiccio. Usato fin dall’antichità per arredi, mobili e suppellettili.
Il re delle nostre montagne, gravemente ferito dalla tempesta Vaia dell’ottobre del 2018. Abbiamo tutti ancora addosso il suo profumo intenso che pareva gridare aiuto nel crollo ma che ha anche infuso coraggio. Il suo profumo ci ha permesso di continuare a credere che tutto sarebbe passato perché il cirmolo ha il potere di calmare l’ansia. Anche, ma non solo.
Il legno della cura
Il cirmolo è il nostro legno. Il legno delle nostre case, private e dell’ospitalità. Sempre più utilizzato da centri benessere, palestre e spa. Un legno leggero, che si lascia lavorare facilmente. Letti, armadi, rivestimenti per stube, lampadari, cassapanche, tutto riconoscibile dai numerosi nodi del suo legno che lo rendono unico e particolarmente piacevole alla vista. Da sempre utilizzato per la conservazione degli indumenti perché capace di tenere lontano qualsiasi agente esterno. Oggi sappiamo che realmente ha un forte potere antibatterico e antiallergico. Il suo profumo, poi, legato alle sua proprietà, ha reso celebre il suo olio essenziale per cuscini o diffusori di essenze.
Un legno antico, capace di vivere più di cinque secoli, un alleato possente, che sa contrastare erosioni, slavine, valanghe e dissesti idrogeologici.
Gli antichi romani lo chiamavano “regina delle Alpi” e avevano già contezza delle sue proprietà terapeutiche. I nostri nonni lo chiamavano, invece, “legno lunare” perché sapevano che per poterlo lavorare al meglio e rendere più longevi i manufatti, era necessario tagliarlo con luna calante.
Il legno che cura
Il suo profumo è inconfondibile e giustificherebbe da solo relax e pace interiore. Un profumo così intenso e persistente che non può essere utilizzato come legna da ardere. È un profumo primordiale, di bosco, di fresco, di natura, di pace. Ed è un profumo che non solo stimola i sensi invitando al benessere. È un legno che il benessere lo induce per davvero. Le sue molecole diffuse negli ambienti, dove permangono per sempre, perché ricordiamo che il legno è vivo e quindi cresce e invecchia con chi lo vive e lo abita, sono state studiate e abbiamo scoperto che inibisce parassiti e batteri e ha un’azione calmante e defaticante sul nostro sistema cardiaco. La sua capacità antibatterica è data da una particolare tossina che fa perire qualsiasi batterio che, al contrario, tende addirittura a proliferare in altri legni.
Per studiare la sua azione defaticante, il legno di cirmolo è stato messo a confronto con altre tipologie di legno all’interno di ambienti. Persone sottoposte a sforzi fisici in stanze con cirmolo hanno evidenziato minore frequenza cardiaca e maggiore vigoria cerebrale con accelerazione del recupero fisico rispetto alla convivenza con altri legni.
Ma non solo. Il cirmolo favorisce il sonno con effetti che perdurano per tutta la giornata a seguire, capaci di renderci più sereni e socievoli nelle ore diurne.
Cercate il cirmolo per arredare i vostri ambienti, respiratelo nelle vostre passeggiate sulle nostre montagne. Venite a viverlo negli arredi delle nostre strutture.
Scegliete il benessere. Sempre. Ne vale la pena.
Provatelo in cucina, in un’insalata preziosa o per un kanten goloso.
